L’hertz (simbolo Hz) è l’unità di misura del SI (Sistema Internazionale) della frequenza.
Tale unità di misura può essere applicata a qualsiasi evento periodico. Un hertz equivale a un impulso al secondo, per cui, per esempio, si può dire che il ticchettio di un orologio ha una frequenza di 1 Hz.
Hz [=] 1⁄s oppure Hz [=] s−1
Nelle vecchie pubblicazioni si trova l’unità equivalente cicli per secondo (cps).
La frequenza dei fotogrammi (frame rate) è la frequenza di cattura o riproduzione delle singole immagini (fotogrammi) che compongono un filmato. La sequenza di queste immagini da origine ad un filmato: una successione di immagini che generano nella percezione umana l’illusione del movimento.
Heinrich Rudolf Hertz fu il fisico che, fra tutti, portò importanti contributi scientifici nel campo dell’elettromagnetismo. Difatti, l’unità di misura della Frequenza prende il suo nome (hertz, Hz). Lo strumento utilizzato per misurare la frequenza dei fotogrammi in Hz è il monitor a scansione progressiva. Tuttavia, essa può anche essere espressa in termini di fotogrammi per secondo (frame per second, fps). Per l’occhio umano, il numero di FPS necessari per una riproduzione fluida, ossia la possibilità di vedere senza interruzioni un video, è di circa 30 frame al secondo, ma questo valore può cambiare a seconda del tipo di video, del formato, della videocamera, ecc.
In ambito televisivo e cinematografico, le modalità di scansione video standard e le relative frequenza sono:
- 24p (sistema di scansione non interlacciato): originariamente concepito per il montaggio video digitale ma largamente utilizzato anche per motivi estetici. Si tratta di un sistema di montaggio video digitale che consiste nell’acquisire immagini e suoni attraverso la resa in digitale e la successiva elaborazione tramite pc. Esso si basa principalmente su un computer, un software di video editing, dispositivi di visione e ascolto, memory e strumenti per l’acquisizione e la consegna delle immagini. Questo montaggio viene definito non lineare in quanto il processo si svolge parallelamente ai media, ossia su copie digitali di essi, e non in verticalità lineare.
Nella conversione al sistema NTSC, il frame rate viene rallentato a 23,976 fps, mentre in quella a PAL o SECAM viene velocizzato a 25 fps. La modalità 24p fu lo standard del cinema della metà degli anni ’20. - 30p (sistema di scansione non interlacciato) è uno standard a 30 fps. Il sistema per la visualizzazione, memorizzazione o trasmissione di immagini in cui tutte le linee di ciascun fotogramma vengono visualizzate in sequenza è detto scansione progressiva. La sua risoluzione verticale ha una resa migliore rispetto ad un segnale interlacciato, a parità di numero di fps, per questo è utilizzata per contenuti ad alta definizione. lo standard 30p permette, infatti, una riproduzione video priva di disturbi di segnali digitali, analogici o di immagini. L’utilizzo di questo frame risale al 1954-1956.
- 50i (sistemi di scansione interlacciato). I 50 semiquadri al secondo corrispondono a 25 fps, esso è uno standard dei sistemi di codifica PAL E SECAM, comunemente utilizzati dalle televisioni analogiche europee.
- 60i (sistema di scansione interlacciato). I 60 o 59,94 semiquadri al secondo equivalgono a 29,97 fps). Esso è il sistema di scansione interlacciata standard per il sistema di codifica analogico NTSC (comunemente utilizzato dalle TV statunitensi). Lo standard fu sviluppato da Vladimir Zvorykin e Philo Farnsworth nel 1934 e adottato dal sistema NTSC sette anni più tardi, nel 1941. Nel 1953, a seguito dell’introduzione del colore, l’originale frame rate fu ridotto di un fattore 1000/1001 al fine di evitare le interferenze tra la sottoportante croma e la portante audio del segnale.